“Figlio mio, potrò esserti madre solo se saprò sostenerti nell’essere te stesso e rifuggire ogni desiderio che la tua felicità possa corrispondere alla mia”. (Martina)

Nelle popolazioni tribali di ogni origine era naturale e consueto, attraverso l’intermediazione dello sciamano o della guida della tribù favorire, attraverso l’ipnosi della madre in attesa, il contatto con gli Spiriti Guida o effettuare la lettura delle Stelle per entrare in contatto con l’Anima della Creatura che stava per venire al mondo. In questo modo “Lui o Lei” potevano presentarsi alla tribù, svelare i propri obiettivi e delineare le proprie caratteristiche offrendo ai genitori e alla Comunità intera la possibilità di prendere in carico il nuovo arrivato offrendosi quali guide per la loro crescita a sostegno della loro realizzazione personale, favorendone al massimo l’integrazione della comunità. La realizzazione del nuovo nato non era solo un dovere ma anche un’opportunità per l’intera comunità: ogni nuova creatura rappresentava una nuova risorsa per l’intera tribù, e tutti se ne prendevano cura.

Oggi lo scetticismo, i protocolli, le fretta hanno reso le nostre società più efficienti ma hanno allontanato l’Individuo dalla parte Sacra di Sé. Possiamo curarci, essere in salute, costruire la nostra quotidianità … anche e soprattutto rimanendo in contatto con la parte “Divina” che ci anima.

Questo è ciò di cui parla il tema natale di un nuovo nato.

Ciascun genitore vorrebbe per il figlio la massima gioia, salute, fortuna e opportunità di ricchezza! Ogni genitore sano, impegna la maggior parte delle proprie forze e del proprio impegno per crescere la propria creatura nel migliore dei modi. Molto spesso però accade che nell’intento di fare, e dare, il MEGLIO, doniamo ai nostri figli ciò che avremmo desiderato ricevere per noi e ciò che, secondo la nostra prospettiva ed esperienza, è il meglio “in assoluto”.

Nella maggior parte dei casi, così facendo, sbagliamo.

Ogni figlio “sceglie” la propria famiglia di origine ed i propri genitori poiché la sua Anima ha, in questa Vita, una missione ed una via da perseguire ben precisa e molto spesso, ben distante, da quella percorsa dal proprio clan di appartenenza.

La lettura del cielo natale di un figlio è un’occasione intima e preziosa, poiché ci permette di entrare in contatto con i talenti, i punti di forza di debolezza e la missioni di vita delle creature che più abbiamo imparato da amare al mondo. Cosi facendo sarà possibile sostenerli aldilà delle proprie convinzioni, dei propri condizionamenti e della propria visione del mondo! La maggior parte di noi impiega i primi trent’anni di vita e lasciar andare tutte le convizioni, le abitudini e gli insegnamenti dispensateci, con tanta amorevolezza dai nostri genitori, poiché semplicemente crescendo, scopriamo che essi non calzano “la nostra misura”, allo stesso modo in cui saremmo costretti a fare, se ereditassimo un bel paio di scarpe che ahimè, oltre ad essere già di seconda mano, non corrispondono alla nostra taglia: nostro malgrado dovremmo liberarcene per trovare una calzatura comoda ed adatta al nostro stile di vita e corporatura! Lo stesso accade per la missione della nostra anima.

L’astrologia karmica offre preziose indicazioni utili all’educazione dei propri figli in nome della fiducia, del sostegno e del rispetto che un genitore nutre verso un giovane corpo abitato da un’Anima saggia che l’ha reso madre o padre!